Lamezia, un messaggio di pace: “Capodanno senza pistole”

Lamezia Terme – Si rinnova in una forma virtuale, senza rinunciare a mandare alla città un messaggio di pace, l’iniziativa del “Capodanno senza pistole” promossa dall’associazione “e Sancta Lucia” rappresentata da don Vittorio Dattilo e giunta quest’anno alla sua XXXI edizione. Non saranno previsti, nel rispetto delle misure per il contenimento della pandemia, eventi pubblici in presenza, ma in ogni parrocchia della città sarà diffuso un manifesto sul quale sarà possibile leggere una breve riflessione sul significato che quest’anno gli organizzatori hanno voluto dare alla manifestazione, anche se ciascuno dovrà viverla nel privato della propria “chiesa domestica”. “Con Capodanno senza pistole, si legge nell’incipit del messaggio, abbiamo vissuto, per oltre trent’anni, gesti e pensieri meno dannosi e più intelligenti, rispetto ai modi di fare che accompagnano di solito l’arrivo del nuovo anno. Cambiare si può. Oggi, per superare la crisi dovuta alla pandemia, vie alternative al nostro modo di vivere sono state invocate, proposte nuove che subito si affievoliscono quando il pericolo sembra allontanarsi.” Dunque, quale può essere oggi il modo per imparare qualcosa da questa situazione e approntare modi di essere costruttivi che possano perdurare, e prevenire problemi futuri? “Le vie nuove e le idee che la pandemia in modo cogente ci suggerisce, dice don Vittorio Dattilo, sono alternative che mettiamo in atto momentaneamente e che vengono abbandonate non appena passata l’urgenza. Ma chi vive la Grazia di Dio è sempre pronto a cambiare, in nome della Novità di pace che ha ricevuto, non solo perché costretto dalle circostanze”. Un concetto teologico che nasconde una valenza pratica di non poco conto, se si pensa alla situazione della sanità pubblica, ai problemi ambientali, alla povertà e all’emarginazione sociale: nervi scoperti che la pandemia ha solo tragicamente messo a nudo.