Sindacati: sui precari regionali pochi passi avanti in Calabria

“Nel tracciare uno spaccato del mondo del lavoro, quello legato ai precari regionali della pubblica amministrazione, a dispetto delle buone intenzioni espresse all’alba della legislatura dall’allora presidente Santelli, si sono registrati ben pochi passi in avanti. Alcuni si sostanziano per lo più in proroghe, ne piu’ e ne meno di quanto realizzato negli anni passati. C’è poi la grande incompiuta, la cosiddetta L. 12 che raccoglie lavoratori che a vario titolo hanno collaborato con la Regione o con enti subregionali, e che da oltre 5 anni sono inseriti in un percorso che sembrava finalmente giungere al traguardo, ma che ora sembra svanire per strani quanto ingiustificabili movimenti di Palazzo”. E’ quanto sostengono, in un comunicato unitario, (Segreteria Confederale CGIL), (Segreteria Confederale CISL), (Segreteria Confederale UIL), (Segretario Generale Nidil-Cgil), (Segretario Generale Felsa-Cisl), (Segreteria Regionale UIL Tem.P). “Nelle settimane scorse, prosegue il comunicato, proprio a tutela di questi lavoratori, CGIL CISL e UIL e le rispettive categorie NIDIL, FELSA e UILTEMP, avevano ricercato interlocuzioni con la Giunta Regionale, a partire dal suo Presidente Spirli, oltre che con gli assessori interessati, realizzando assieme ai lavoratori, diverse giornate di presidio durante le Giunte Regionali che avrebbero dovuto deliberare sulle risorse e sull’avvio della manifestazione di interesse e la successiva contrattualizzazione. Su questo, non possiamo non stigmatizzare il comportamento della Giunta Regionale, che dopo le prime rituali rassicurazioni, si è negata al confronto con le Organizzazioni Sindacali, segnando il minimo storico nelle relazioni istituzionali, cosa che poi ha scatenato la rabbia dei lavoratori che hanno alzato il livello della protesta creando anche disagi alla circolazione. Assistere poi alla fuga dalla porta di servizio del Presidente FF impaziente forse di scappare dalla cittadella nella affannosa ricerca del “pecoro da annacare”, invece di incontrane i lavoratori, è stato avvilente”.