Tentato omicidio a Nardodipace: 3 arresti

Nardodipace (Vibo Valentia) – Svolta nelle indagini su un tentato omicidio nella frazione Cassari di Nardodipace. I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Serra San Bruno, unitamente al personale delle Stazioni di Vazzano e Arena, hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere emesso dal GIP del Tribunale di Vibo Valentia, Mario Miele, su richiesta della Procura della Repubblica di Vibo, a firma del Procuratore della Repubblica Camillo Falvo e del Sostituto Corrado Caputo, nei confronti di tre soggetti per il reato di tentato omicidio e porto abusivo di armi illegalmente detenute. I fatti risalgono alla del 25 giugno, quando, alle 21 circa, è arrivata una chiamata al numero di emergenza 112. Una persona, mentre stava percorrendo una strada provinciale con la sua auto, aveva sentito colpi d’arma da fuoco, per poi scoprire che era presente un foro sul retro del suo veicolo compatibile con un colpo d’arma da fuoco. Il soggetto aveva detto di essere agitato ma di non essere stato attinto dai proiettili. I militari della Compagnia di Serra San Bruno e della Stazione di Nardodipace, intervenuti sul posto e precisamente nella frazione Cassari del comune di Nardodipace, sin da subito, grazie alle dichiarazioni della vittima e di altre persone informate sui fatti, hanno orientato l’attività investigativa nei confronti dei 3 soggetti, odierni destinatari del provvedimento cautelare, che si identificano, tutti originari del luogo. L’attività investigativa svolta in seguito ha consentito di accertare il movente del delitto nell’interrotta relazione sentimentale tra la figlia della vittima e Ilario Ieraci individuato, tra l’altro, quale esecutore materiale dell’agguato. Il quadro investigativo e le risultanze raccolte ed analizzate dagli inquirenti, hanno portato all’odierno provvedimento che ha disposto il carcere per i tre soggetti. L’attenzione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia e dell’Arma dei Carabinieri ha portato alla misura cautelare in argomento fornendo una risposta sicura ed immediata ad un evento criminoso particolarmente grave che ha destato clamore nell’ambito del piccolo centro montano vibonese.